Quando metti piede al Vittoriale di Gardone per la prima volta non sai esattamente che cosa aspettarti: una villa, un giardino, una casa-museo o un luogo per concerti ed eventi? Direi l’insieme di tutto questo e anche di più!
Il carattere eclettico e la fantasia di Gabriele D’Annunzio, che tutti noi conosciamo come famoso poeta e personaggio politico di inizio ‘900, hanno trovato sfogo su questa collina con vista panoramica sul Lago di Garda.
In quanto a location posso dire che non si è fatto mancare nulla. 😉
Il Vittoriale degli Italiani: cos’è?
Passo dopo passo la villa è diventata un’enorme casa-museo dedicata alle imprese di D’Annunzio e del “popolo italiano” durante la Prima Guerra Mondiale.
Qualcosa di noioso? Tutt’altro! Al Vittoriale ho visitato un anfiteatro, un mausoleo, un sottomarino e persino una nave militare!
Dietro ad ogni angolo si respira la storia, si nasconde una statua, si cela un pezzo pregiato del passato (non sempre brillante) ma ad ogni modo qualcosa che è giunto fino a noi e che vale la pena conoscere.
Per la costruzione del Vittoriale degli Italiani Gabriele d’Annunzio si è fatto aiutare dall’architetto rivano Giancarlo Maroni, direttore dei lavori tra il 1921 e il 1938, oltre che suo amico e attivista politico.
Il Vittoriale, la casa di D’Annunzio poeta-soldato
D’Annunzio ha voluto ricordare la sua “vita inimitabile” di poeta-soldato raccogliendo in un solo luogo quanti più cimeli possibili, anche di grandi, talvolta enormi, dimensioni. Infatti, dopo la donazione del Vittoriale allo Stato, ottiene finanziamenti per ingrandire ed arricchire la villa con nuovi monumenti e reperti storici da lui utilizzati durante le numerose imprese militari.
Nel piccolo Museo allestito nei pressi dell’entrata del parco, chiamato D’Annunzio Segreto ritroviamo penne, cartoline, manoscritti ed una collezione di valigie e di vestiti appartenuti al poeta ed alle sue numerose amanti.
Uno spazio che racchiude la sua dimensione intima e letteraria.
La parte di casa denominata D’Annunzio Eroe conserva invece cimeli storici, armi, bandiere e autografi risalenti alla Prima Guerra Mondiale ed alle vicende militari in Dalmazia.
Ecco che prende vita il D’Annunzio “pubblico”, desideroso di ricordare la dimensione “eroica” della sua vita, fatta di guerre e azioni azzardate a bordo di velivoli e sottomarini. Persino le finestre del suo studio ricordano gli oblò di una nave.
L’unica parte che abbiamo saltato è la visita della Prioria, vera e propria casa di D’Annunzio, a cui si accede a numero chiuso con visita guidata, purtroppo per noi ingestibile con un bimbo di 2 anni.
In questo spazio sono conservati circa 10.000 oggetti e 33.000 libri collezionati dal poeta nel corso degli anni. Molti me l’hanno consigliata, quindi alla prossima occasione dovrò assolutamente rimediare.
Procediamo alla scoperta del Parco e delle varie installazioni cosparse nei suoi 6 ettari di verde.
L’Anfiteatro del Vittoriale, davvero spettacolare!
Il ricordo corre subito ai teatri di Pompei e Taormina che ho avuto la fortuna di visitare in passato. Da qui, affacciati sul lago, si può assistere a spettacoli, danze, teatro e concerti.
Certo, anche solo sedersi sulle scalinate e godersi il paesaggio potrebbe bastare, non credi?
Il sommergibile MAS e altre imprese di D’Annunzio
Per ricordare che cosa fosse il MAS 96 ho dovuto scavare a fondo nella memoria scolastica. Si tratta di un motoscafo-anti-sommergibile, ma a D’Annunzio piaceva di più associare questo acronimo al suo motto “Memento Audere Semper”, cioè “ricordati sempre di osare”.
Con il MAS D’Annunzio aveva osato la “Beffa di Buccari”, un raid militare portato a termine nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 1918 sulla costa croata, teatro di battaglia.
Il sommergibile ha solcato anche le acque del Garda, trasportato Mussolini, fino al suo definitivo trasferimento al Vittoriale nel 1938.
La pace del Mausoleo
Saliamo il sentiero tra gli olivi per ritrovarci sulla punta più alta della collina, dove si domina il Garda e la stupenda baia che da Gardone arriva fino a Salò e all’Isola del Garda. Un luogo magnifico per riposare in pace.
Dopo la morte di D’Annunzio, l’amico architetto ha deciso di realizzare una imponente opera in marmo bianco per la sepoltura del poeta e delle dieci arche di eroi e legionari fiumani a lui cari, tra cui lo stesso Maroni che ha progettato il Vittoriale.
A bordo della Nave Puglia, immersa nel verde
Passeggiando per il parco del Vittoriale ad un certo punto ho visto spuntare la prua di una nave militare.
Rimane incastonata nella collina, attorniata dal verde e rivolta simbolicamente in direzione della Dalmazia. E’ stata donata nel 1923 dalla Marina Militare e la sua ricostruzione in loco sembra abbia avuto non poche difficoltà.
Per il suo aspetto scenografico rimane una delle installazioni più interessanti e forse più famose di tutto il Vittoriale.
Il laghetto delle Danze
Scendendo sul fianco della collina di Gardone verso l’entrata del Vittoriale incontriamo due rivoli d’acqua che s’inerpicano giù per la parete rocciosa fino a confluire nel Laghetto delle Danze, a forma di violino.
Uno spazio dove all’epoca di D’Annunzio si tenevano piccoli concerti, in una cornice fuori dall’ordinario. Nel bel mezzo troneggia una sedia lilla, adattissima per scattarsi un selfie o una foto-ricordo.
Si vola! L’aereo del volo su Vienna di D’Annunzio
Oltrepassiamo i giardini curati e la limonaia, costruzione tipica del Lago di Garda, per dirigerci verso l’Auditorium. Qui è conservato l’aereo del volo su Vienna, compiuto per annunciare la vittoria italiana nel 1918 con un lancio di volantini sulla città.
Anche stavolta il protagonista dell’impresa è Gabriele D’Annunzio, sempre pronto ad azioni spericolate, sapientemente raccontate attraverso la collezione di cimeli d’epoca come questo velivolo.
Orari e prezzi del Vittoriale
Orario estivo (fine marzo – fine ottobre)
Orario invernale (novembre – aprile)
Eventi e concerti del Vittoriale
Per tutto l’anno e specialmente durante l’estate il Vittoriale diventa teatro di concerti, eventi, spettacoli di danza e altre iniziative culturali.
Nel pomeriggio può capitare di assistere alle prove di un balletto o di altre rappresentazioni nell’anfiteatro, come è successo a noi. Incuriositi ci siamo fermati un po’ a guardare, pregustando lo spettacolo che si sarebbe tenuto qualche ora dopo.
Come arrivare a Gardone Riviera
Raggiungere il Vittoriale è semplice, basta percorrere la Gardesana Occidentale in direzione di Gardone-Salò, svoltare salendo sulla collina e lasciare l’auto nel parcheggio vicino per auto ed autobus (a pagamento € 1,50 l’ora).
Il Vittoriale, da molti considerato un mero monumento associato al Fascismo, ha saputo stupirmi dal punto di vista paesaggistico, artistico e architettonico. A prescindere da qualsiasi orientamento politico credo che sia una vera opera d’arte creata da chi di Arte se ne intendeva.
Ti è piaciuto questo racconto del Vittoriale degli Italiani? Noi prima di venire qui abbiamo pranzato e fatto un veloce giro della cittadina di Salò.
Vuoi vedere qualcos’altro a Gardone? Prova a dare un’occhiata al famoso giardino botanico Heller Garden, un luogo da favola!
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