Letto il titolo hai già capito dove ci troviamo e di sicuro sarai d’accordo con me che non esiste spettacolo migliore sul Lago di Garda. Stai già pronto con scarponcini, mountainbike e macchina fotografica? Dai, non correre troppo, prima devo spiegare a chi non lo sa che cos’è la Strada del Ponale e perchè solo vedendone le foto se ne innamorerà all’istante. Scopriamo insieme il paradiso dell’outdoor sul Garda Trentino.
Se sei della zona ti interesserà sapere che in questo post potrai leggere un approfondimento storico di Elvio Pederzolli con chicche inedite sul passato della strada panoramica per eccellenza dal Garda a Ledro. Elvio oltre ad essere uno storico appassionato e competente, anche come fotografo se la cava alla grande. Sono scatti spettacolari. Sei d’accordo?
Il sentiero del Ponale: fiore all’occhiello dell’outdoor
La Strada del Ponale è l’antica via di collegamento tra Riva del Garda e la Valle di Ledro ed uno degli itinerari trekking e mountainbike più conosciuti e frequentati dell’Alto Garda. Analizziamo insieme le ragioni che ne fanno una meta da non perdere per chi visita il Lago di Garda.
La magnifica vista sul lago di Garda
Con certezza posso dirti che questa è la ragione principale del suo successo.
Le foto non hanno bisogno di parole, ma per dovere di cronaca il panorama mozzafiato comprende, da sinistra verso destra: Riva del Garda, il Castello di Arco, il Monte Brione, il fiume Sarca, Torbole, il Monte Stivo, lo specchio delle acque dell’alto Lago di Garda e il Monte Baldo.
Con un solo sguardo puoi abbracciare l’intero territorio e godertelo in tutto il suo splendore.
La strada Ponale, antica via di collegamento con la Valle di Ledro
Questa strada, inaugurata nel 1851, fino a pochi anni fa era l’unica via per raggiungere il Lago di Ledro. Dopo la costruzione del tunnel attraverso la montagna (che parte da Riva del Garda), la Strada del Ponale è stata riaperta nel 2004 ad uso esclusivo di sportivi e amanti dell’outdoor. L’itinerario segue i tunnel scavati nella roccia calcarea e il tracciato a strapiombo sulle acque del Garda. Percorrendola oggi mi fa un effetto strano pensare che quando ero piccola ci passavo in macchina, diretta verso le rive del fresco Lago di Ledro.
Un sentiero di facile percorribilità
La Ponale, come la chiamiamo noi gardesani, è lunga circa 11 chilometri con un tempo medio di percorrenza di circa 2,5-3 ore. La pendenza della salita si mantiene sul 5%. Il sentiero in alcuni tratti è piuttosto stretto e affollato da bikers, escursionisti e turisti, specialmente in estate. Presta molta attenzione a chi ti sta venendo incontro.
Una strada, una storia
Fin dalla sua creazione la Ponale, come molte vie di comunicazione, ha vissuto le vicende storiche del territorio, di cui porta traccia.
Sono ancora visibili le opere a difesa del confine dell’Impero Austro-Ungarico costruite prima della I Guerra Mondiale. La Tagliata del Ponale ne è un esempio. Ma che cos’è esattamente? E’ un sistema fortificato in galleria, costituito da un dedalo di corridoi e trincee scavate direttamente sopra il lago. Più avanti approfondiremo l’argomento sempre con il nostro storico di fiducia.
Come raggiungere la Strada del Ponale da Riva
Dal centro di Riva del Garda segui le indicazioni per Limone sul Garda e attraversa la strada prima della prima galleria. Qui inizia la strada del Ponale/sentiero Giacomo Cis. Avanza fino al ponte sopra la profonda gola del torrente Ponale. Da questo punto in poi il percorso si fa più ripido e segue diversi tornanti in direzione del piccolo paese di Pregasina.
E’ arrivato il momento delle nostre “pillole di storia” a cura di Elvio Pederzolli.
Ci parlerà del Porto del Ponale. Ma come, non sapevi che un tempo in fondo alla strada c’era un porto?
Nemmeno io! Andiamo a scoprirne i segreti.
Il Porto del Ponale – di Elvio Pederzolli
“Parliamo di un antichissimo approdo, tra Riva del Garda e Limone, là dove la forra del torrente Ponale irrompe nel lago di Garda con una spettacolare cascata.
Si raggiunge, dopo il Ponale Alto (ex ristorante Belvedere), superando il ponte sul torrente Ponale e proseguendo a sinistra per il paese di Pregasina. Fatte poche decine di passi, sulla sinistra scende il viottolo (non indicato, ma evidente) che ci porterà tra balze rocciose, cascatelle stupende e resti di attività idroelettriche, sino quasi alle rive del Garda.
E’ rimasto poco, dell’utilizzo secolare del Porto del Ponale e anche per questo il luogo è carico di fascino. Qui, tra rupi strapiombanti nel lago cristallino, l’uomo ha saputo ricavare nei secoli lo spazio necessario ad un approdo, alcuni locali di servizio, una arditissima strada di risalita, e non a caso un luogo sacro come un antico eremo, anch’esso realizzato (come ogni cosa, qui) strappando alla montagna un pezzo di roccia a picco sul lago. Il sito sacro, dedicato a Sarnt’Erculiano, è stato coperto durante la costruzione della Gardesana Occidentale. Questo porticciolo, ora dominato dai cadenti resti di un hotel (che ha goduto di tempi migliori e che si spera ritornino) è stato importantissimo sino alla seconda metà del 1800.
Per capire la storia del Lago di Garda bisogna, innanzitutto, cancellare mentalmente le due statali gardesane, costruite negli anni ’30. In questo caso, dobbiamo togliere anche la strada del Ponale (realizzata nella seconda metà del 1800) che è proprio sopra di noi. Ed ecco che capiamo come per trasportare materiali dalla Valle di Ledro (a sua volta “ponte” tra territorio trentino e bresciano) a Riva del Garda, le strade possibili fossero sostanzialmente due: superare per vie montane i 1600 metri di Bocca Tratt e ridiscendere lungo la tortuosa valle del torrente Albola, oppure scendere nella, non meno tortuosa, forra del torrente Ponale sino al suo porticciolo e da lì, via acqua, andare ovunque.
Tra fine ‘800 e sino a pochi decenni fa, la zona, interessata anche da importanti lavori idroelettrici come le soprastanti centrali di Riva e Rovereto ora invase da boscaglia e ghiri, era meta turistica di rilievo. La forra, la spettacolare cascata insieme ad alcuni locali di ristoro, erano frequentatissimi. Il paesaggio richiama i racconti di Tolkien. Il luogo, ora in desolante abbandono, merita comunque sicuramente una visita ed ogni attenzione volta al suo recupero. Si consiglia di rientrare per lo stesso itinerario dell’andata. “
Spero che il nostro primo racconto a quattro mani sulla Strada del Ponale ed il suo porto ti abbia appassionato.
Sei anche tu un amante dei sentieri di montagna? Ami il trekking, la mountaibike o la storia? Scrivimi la tua opinione nei commenti.
Buonasera e complimenti per il sito, foto eccezionali. Scusami se ti do del tu, ti chiedevo un’informazione. Mi piacerebbe andare alla strada del Ponale però non conosco la strada. C’è un parcheggio per la macchina?. Io sarò in vacanza sul lago di Ledro. Ti ringrazio per la disponibilità ciao buona serata
Grazie! Per raggiungere la Stada del Ponale hai più possibilità: parcheggiare al nuovo parcheggio in Via Monte Oro (a pagamento) oppure in centro a Riva del Garda. In alternativa puoi raggiungere Pregasina in macchina e parcheggiare lì, poi scendere e fare la Ponale a ritroso. Spero di esserti stata utile! A presto
Ciao, ho letto e trovo interessante la strada del Ponale da fare in mountain bike, vorrei sapere se è adatta a tutti oppure no,
Grazie