Ore 5.30 del 7 agosto 2015, Valle di Ledro – Trentino.
Ti chiederai che cosa ci facciamo in piedi a quest’ora…te lo dico subito: andiamo a sperimentare la vita trentina di alpeggio con Albe in Malga!
Eccoci qui a Tremalzo, nel buio a scrutare le creste dei monti, con la curiosità di scoprire come si vive a 1520 metri, in mezzo al verde e a mucche scampanellanti.
Lo so che hai in testa quei bei quadretti bucolici con il pastore assopito sull’erba e le mucche che pascolano tranquille… causa dell’overdose di cartoni di Heidi da piccoli probabilmente 😉
Certo la vita in mezzo alla natura trentina regala molto, ma ti assicuro che se parteciperai anche tu ad Albe in Malga apprezzerai di più le comodità di città.
Sveglia! E’ l’alba e le mucche ci aspettano
Con l’occhio un po’ assonnato di chi si è letteralmente buttato giù dal letto, partiamo dal Rifugio Garibaldi fino a Malga Tremalzo. Una passeggiatina nel fresco dei prati?
No, il malgaro lavora. Raduna le mucche, stando ben attento a dove mette i piedi.
Le mucche sono così intelligenti ed abituate da conoscere la strada da sole, quindi ti risparmiano un po’ di fatica. Ma ogni tanto se ne perde qualcuna. Urge recuperarla e reindirizzarla verso la stalla per la mungitura. Qui viene il bello, perchè la nostra simpatica amica non si muove. Dopo vari tentativi impacciati di noi “cittadini” interviene Marco, vero uomo di montagna e la fa camminare.
Le frisone s’infilano una per una nel portico e muggiscono forte. Vogliono liberarsi di tutto quel latte!
Muuuu! Si munge
Si è fatto già mattino e dobbiamo sbrigarci. I bimbi del nostro gruppo non vedono l’ora di provare a strizzare il latte e dare da bere ai vitellini. Per loro credo sia stata una vera emozione. Anzi, una gioia!
Ma come si fa a mungere? Intanto ti devi lavare le mani, pulire la mammella della mucca e spremere con un movimento dall’alto verso il basso…più facile a dirsi che a farsi, io sono riuscita a far uscire a stento due gocce.
Con grande soddifazione però!
Il resto del lavoro lo fa la mungitrice, si attacca e via. Almeno in questo la vita d’alpeggio può essere semplificata.
Impariamo a fare il formaggio
Ore 7.30, si fa colazione a quest’ora.
Ma prima il malgaro ha un altro compito da svolgere.
Con tutto sto latte cosa si fa? Bisogna metterlo subito a scaldare per fare la cagliata e poi procedere alla preparazione del formaggio.
Nonno Mario lavora il latte e lo trasferisce nelle forme. Qui si producono ogni giorno caciotte, formaggi freschi e stagionati, aromatizzati alle erbe di montagna, ricotta e yogurt.
Nell’altra stanza osserviamo i gesti veloci che trasformano la panna gialla in mattonelle di burro morbidissimo. Marco usa una forma antica in legno, con impressa una decorazione a fiori. Sistemiamo i panetti in frigo e procediamo verso la meritata colazione!
Una colazione da Re ad Albe in Malga
A questo punto lascio che a parlare siano le fotografie, perchè ti assicuro che con la bocca piena come l’avevo io è molto difficile riuscire ad esprimere qualsiasi concetto.
Sarà che ci siamo svegliati alle 4.00 e poi abbiamo sfacchinato, sarà che questi formaggi hanno il profumo delle cose fatte bene ed il sapore delle erbe di montagna, i dolci sembravano soffici come nuvole…insomma la colazione di Albe in Malga è genuina, ricca e super gustosa.
Grazie Nonna Teresa, l’alzataccia ce la siamo dimenticata al primo assaggio della tua torta di mele insieme al latte fresco appena munto.
Momenti di vita trentina: al pascolo con le mucche
Con la pancia piena andiamo a liberare le mucche. Per fare buon latte hanno bisogno di riposare e di mangiare tanta, anzi tantissimo fieno profumato. La mandria scorazza per i prati di Tremalzo, verranno a riprenderle nel pomeriggio. Nel frattempo ci guardiamo attorno.
La flora speciale di Tremalzo
Scopriamo che Tremalzo è un sito di grande interesse per i botanici di tutta Europa, tra i più importanti delle Alpi.
Cosa puoi vedere qui? Un sacco di piante e specie locali: il cardo, il cumino, narcisi e peonie. Stefania ed Elisabetta, le nostre guide, ci spiegano le caratteristiche della flora, accompagnandoci tra i prati erbosi.
Il sapore dell’alpeggio trentino
Mi sono portata a casa tre bei pezzi di formaggio tra cui caciotta fresca e stagionata, formaggio con le erbe, un paio di ricottine fresche e saporite per il mio bimbo, il miele della Valle di Ledro da mangiare a colazione o per accompagnare i formaggi all’aperitivo.
Cosa portare in escursione ad Albe in Malga:
- abbigliamento da montagna, a strati
- scarponcini da trekking (meglio delle scarpe da ginnastica)
- una felpa calda, perchè prima dell’alba fa fresco anche in piena estate
- pantaloni lunghi, visto che camminerai nell’erba
- pantaloni corti, se sei un tipo caloroso e rustico
- uno zaino dove riporre le tue cose (molto più pratico della borsa, care signore!)
- un po’ di soldi, non te ne vorrai andare senza un paio di chili di formaggio 😉
- la tua macchina fotografica
- dimenticavo…porta i tuoi bambini, si divertiranno un sacco!
A chi è adatta questa esperienza?
- a chi, come me, ama la natura
- alle famiglie con bimbi. Mucche e vitellini li aspettano
- agli amanti delle tradizioni
- a italiani, tedeschi e inglesi. Si parlano tutte le lingue
- ai golosi…e chi non lo è!
- ai dormiglioni? Sì anche per loro! Se vuoi passare una notte in prossimità della malga è possibile dormire in un rifugio vicino.
Partecipa anche tu ad Albe in Malga o ad altre escursioni nella natura della Valle di Ledro, a due passi dal Lago di Garda.
Per informazioni: www.vallediledro.com
Tu hai mai partecipato ad Albe in Malga? Ti è piaciuta questa escursione nel cuore della Valle di Ledro? Scrivi la tua opinione nei commenti.
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