Un vino bianco dal sapore mandorlato, colore giallo paglierino, una sottile vena minerale e profumi di acacia, mela, pesca, ananas, albicocca… non sto delirando, ma ricordando l’ultima volta che ho assaggiato il Lugana, vino tipico della zona meridionale del Lago di Garda.
Lo so che ti ho fatto venire voglia di un bel bicchiere di questo nettare degli dei, per questo ti porto con me a rivivere la visita alla cantina La Perla del Garda di Lonato. Partiamo dalla zona di produzione, nel cuore delle Colline Moreniche, visitate durante il Blog Tour #Gardagreen.
Dalla terra alla cantina
Siamo in piena zona pianeggiante-collinare tra Peschiera, Desenzano, Sirmione, Lonato e (ovviamente!) Lugana. Una terra dal suolo calcareo, sassoso e povero d’acqua. Una vera sfida riportare i vigneti qui. Giovanna, la titolare della cantina, ci racconta come…
Dobbiamo tornare indietro di circa trent’anni, immaginare queste colline coperte di cereali, proprietà di una famiglia con una grande visione: ricoprire i terreni di vigneti coltivati a Turbiana, l’uva tipica della zona. Inizia così la storia della Cantina La Perla del Garda.
Trenta e più ettari da curare ogni giorno per dare origine ad un vino particolarissimo, fatto senza l’uso di mosti concentrati e solfiti. Solo con uve proprie, perché “il vino si comincia a farlo in vigna”.
Infatti per prima cosa visitiamo la vigna, ascoltiamo con attenzione la spiegazione con davanti a noi il risveglio della primavera.
Con piacere scopro che la sensibilità per la coltivazione biologica si sta espandendo (ne avevo parlato approposito dei vini biologici del Trentino). La Perla del Garda sta convertendo dei terreni al biologico, anche se con qualche perplessità riguardo alla discontinuità dei risultati. Perché coltivare “senza aiutini” non dà le stesse garanzie di qualità e produzione. Un imprenditore deve tenerne conto. La vendemmia è esclusivamente fatta a mano, con grande attenzione alla selezione dei grappoli.
Continuiamo con un’occhiata all’interno: la cantina è moderna, attrezzata su tre livelli, con impianti “a cascata” ed enormi botti. Ne vediamo anche di molto piccole in legno: è lì che invecchiano i passiti e il Lugana Superiore. E nelle botti in inox? Quelle servono per lo spumante, che poi fermenterà in bottiglia.
Bene. Siamo arrivati finalmente all’assaggio!
Il Lugana, beviamolo con…
Delle caratteristiche del Lugana ti ho già parlato all’inizio, adesso ti do qualche consiglio su sul servizio e i piatti più adatti.
Come la maggior parte dei vini bianchi è un ottimo vino da aperitivo, specialmente nella versione spumantizzata, servito ad una temperatura di circa 10°. Tra i cibi che si accompagnano meglio troviamo i primi piatti delicati, pesce e formaggi.
Con che cosa l’abbiamo accompagnato noi? Con scaglie di grana padano, focaccia e il localissimo Salame di Mozambano. Perché amiamo i prodotti a chilometro zero e qui ce li siamo gustati tutti!
Di moto d’epoca e di design
Un ultimo appunto per chi volesse visitare La Perla del Garda: nell’entrata puoi trovare una collezione di bici e moto d’epoca.
Chi ama il design sarà colpito dalla forma delle bottiglie, ideate personalmente dalla signora Giovanna, che voleva trovare un contenitore ideale per il suo vino pregiato. Direi che ci è riuscita, perché sono le più stilose che abbia visto in giro fin’ora.
Non trovi?
Se ti è venuta sete…
La Perla del Garda
Via Fenil Vecchio, 9
Lonato del Garda (BS) – Italia
Email: info@perladelgarda.it
Tel. e Fax: +39 030 91 03 109
Grazie di cuore per la bellissima esperienza che hai saputo raccontare sul blog, il vino non è solo un prodotto e tu hai saputo cogliere il nostro percorso, le nostre scelte!
Con stima, a presto!
Giovanna
Infatti, piano piano, nelle mie “scoperte” tra cantine e degustazioni sto apprezzando sempre più il vino e le storie che sa raccontare. Grazie a voi per metterci tanta passione!